Blooming Playground
BLOOMING PLAYGROUND
a cura di Francesca Canfora
A volte certi progetti sembrano scaturire dagli stessi luoghi o edifici che richiamano a sé, con sottili e impercettibili energie, persone propense a realizzarli.
E quando le idee si concretizzano in poco tempo, in modo naturale e scorrevole, a maggior ragione pare che ci sia qualcosa di preordinato dal destino o scelto a priori dal luogo stesso.
Blooming è nato sotto una congiuntura astrale favorevole che ha consentito, a tutte le persone coinvolte nel compimento dell’opera, di lavorare con un’armonia di intenti che appartiene solo alle imprese più riuscite.
Il desiderio condiviso di restituire vita vissuta e bellezza a uno spazio che la merita appieno ha compiuto un piccolo miracolo.
L’ARTiglieria, complesso aulico ma spartano e dismesso, ha inaugurato ora un nuovo ciclo di vita, rifiorendo – blooming – letteralmente, per trasformarsi e acquisire una nuova identità.
La sua naturale vocazione a essere uno spazio dedicato alla cultura non stupisce, quanto invece meraviglia scoprire le infinite possibilità che offre, per essere di nuovo fruito e vissuto dalla frequentazione quotidiana della comunità.
Blooming è un’opera d’arte in primis, ma che in più offre una percezione sensoriale aumentata, potendo entrare a farne parte: definirlo playground è riduttivo. Poter toccare, calpestare o sdraiarsi sopra intere distese di colore offre una diretta, diversa e coinvolgente esperienza di interazione tra arte e individuo, ma non solo.
Il grande intervento artistico in scala urbana realizzato da Tellas suggerisce ulteriori e inaspettate prospettive, prendendo spunto dalla sparuta presenza di due alberi solitari, che chissà da quanto tempo oppongono resistenza alla colata di asfalto e cemento in cui sono immersi.
Coerente alla poetica che lo contraddistingue, Tellas inserisce già nel titolo un diretto riferimento alla natura – fil rouge costante di tutti i suoi lavori – evocando con tratti sintetici e larghe campiture una fioritura che si propaga variopinta e rigogliosa, riappropriandosi dello spazio urbano.
In una ideale continuità con l’attiguo parco dei Giardini Reali, l’artista riapre metaforicamente quel varco antico e ormai chiuso che si affacciava su di essi, per riportare finalmente il verde all’interno di una desolata architettura urbana.
Silhouette intricate di rami, da cui si spandono copiosi fiori e fogliame, avvolgono e inglobano i due aceri, ricreando intorno a loro un immaginario giardino segreto, custodito preziosamente dalle circostanti mura.
Rifacendosi ai cortili interni verdi, caratteristici della città di Torino, Tellas innesta qui con mano precisa e delicata uno spaccato di natura, acceso da una sinfonia di cromie che dona nuova luce ai sobri prospetti.
Ed è proprio il colore a venire analizzato da Tellas in ogni sua possibile sfumatura, con cura maniacale, misurando tonalità e gradienti con precisione millimetrica. Per ogni progetto, il dato cromatico viene di volta in volta studiato con ricerche puntuali attraverso la cultura dei luoghi, adattandosi così alle varie coordinate geografiche per essere il più site-specific possibile.
Non tanto Street Art, scena – o meglio etichetta – a cui Tellas sente di appartenere in modo improprio, quanto Public Art è l’ambito di intervento in cui più si riconosce, soprattutto in questo caso.
Effettivamente Blooming è stato sin dal principio immaginato così, come un terreno di incontro che potesse unire e mettere in contatto in modo tangibile Arte e Pubblico, facendo emergere quella dimensione sociale e relazionale che spesso viene dimenticata, nonostante sia stata già argomento centrale per la prima avanguardia, già più di un secolo fa.
E se playground, campo da gioco, non è forse il termine più adatto o preciso per descriverlo, d’altro canto questa definizione trasmette in modo immediato l’importanza di quel che desideriamo che qui accada.
Non solo Arte e Cultura, per un nuovo modello di polo di aggregazione, ma anche Gioco e Sport.
L’ARTiglieria dovrà diventare uno spazio inclusivo e vissuto, in particolar modo dai giovani, che attraverso lo sport potranno avvicinarsi all’arte e viceversa, innescando così un circolo virtuoso di contaminazione, grazie alla convivenza di due realtà diverse.
Blooming intende essere anche un augurio e un buon auspicio perchè, dopo gli accadimenti di inizio anno e in questo particolare momento storico, vi è il bisogno e la necessità di una rifioritura globale: non solo ripresa economica o di quelle abitudini di cui siamo stati privati, ma anche di una rinascita come sinonimo di miglioramento ed evoluzione.
L'artista
Tellas (Cagliari, 1985) nasce e cresce nelle aspre terre sarde, i luoghi familiari da cui la sua ricerca artistica ha inizio.
Le sue opere sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio circostante, le forme e le specie che lo definiscono.
Innumerevoli sono le mostre e i festival internazionali a cui partecipa: da Madrid a Perth, passando per Delhi ed Helsinki, Tellas ha realizzato i suoi interventi praticamente in tutto il Mondo.
Nel 2015 “The Urban Contemporary Art Guide”, guida pubblicata dalla Graffiti Art Magazine, lo annovera fra i 100 migliori artisti emergenti a livello globale di quell’anno.
Torino è una città che conosco poco, e che sto conoscendo sempre di più negli ultimi anni.
La trovo sempre molto potente dal punto di vista architettonico, grazie alla storia che si porta dietro.
Ora dovrò metabolizzare l’ opera che abbiamo creato che, per il luogo in cui è situata e per il modo in cui è stata concepita, credo sia una delle più forti che abbiamo realizzato negli ultimi anni.